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Riqualificazione immobiliare a Milano, il ruolo dell’iBuyer

riqualificazione immobiliare a milano il ruolo dell'iBuyer

Instant Buyer e creazione di valore

Gli Instant Buyer sono acquirenti diretti che attraverso la riqualificazione immobiliare creano valore. La rigenerazione urbana passa anche da progetti immobiliari che coinvolgono, tra gli altri, questo tipo di operatori noti per la velocità di chiusura della transazione.

L’iBuyer solleva il venditore da adempimenti burocratici, onerosi costi di ristrutturazione, incognite legate alle fluttuazioni del mercato e alle tempistiche di vendita.

Dal loro ingresso sul mercato, ci si è abituati a considerare questa modalità ‘appealing’ per un certo gruppo di venditori. Si tratta di quei proprietari di case che:

– devono vendere rapidamente,
– che non vogliono o non possono occuparsi della ristrutturazione,
– che desiderano avere la certezza di una transazione andata a buon fine.

Vendere all’iBuyer può essere positivo per il territorio

L’ingresso dell’Instant Buyer nel mercato cittadino può avere un impatto profondo, arrivando a influire in maniera diretta sui prezzi degli immobili di una determinata area.

Pensa ad esempio di avere una casa da ristrutturare in un’area della città che sarà oggetto di riqualificazione immobiliare, e che al momento presenta criticità. Come proprietario sei consapevole del fatto che quell’area vedrà un apprezzamento grazie al progetto di che ne prevede il restauro e il rilancio. Tuttavia, al netto delle potenzialità dell’immobile, puoi non avere i mezzi o il tempo per ristrutturarlo.

In una situazione come questa, rivolgerti ad un iBuyer che ha la capacità economica di acquistare immobili con criticità, ristrutturarli e rivenderli non solo ti darebbe l’opportunità di concludere la transazione, ma anche di contribuire in maniera concreta alla crescita del valore della zona.

Negli Stati Uniti questa tendenza è già in atto e sono diverse le città che hanno visto riqualificazioni di determinate aree grazie all’intervento massiccio di questi operatori.

Milano 2030: 13 miliardi per gli interventi di riqualificazione immobiliare e urbana

Milano si è attivata in progetti per la riqualificazione di diverse aree urbane attraverso il programma internazionale Reinventing Cities. Si tratta di un’iniziativa per l’individuazione di siti pubblici abbandonati o sottoutilizzati, pronti per essere valorizzati. Il programma è aperto anche a soggetti privati che possono presentare proposte di riqualificazione con soluzioni che riducano al minimo l’impatto ambientale.

Secondo le stime di Scenari Immobiliari, la riqualificazione della città, prevista da qui al 2030, ha uno sviluppo potenziale di oltre 13 miliardi di euro. 

Sono 100 i grandi interventi in corso o in fase di approvazione e 4 mila tra nuove edificazioni e ristrutturazioni rilevanti. Tutto questo cambierà, in meno di 10 anni, il volto di 7 milioni di metri quadrati di superficie cittadina. 

La mappa della riqualificazione è vasta: dai campus delle università a Mind (area Expo 2015), dai laboratori della Scala a Rubattino. E ancora il raddoppio del museo del Novecento, gli interventi Rai, Portello e Ortomercato, la trasformazione di piazzale Loreto a Brera, fino alla Grande Brera.

Nell’elenco del Comune ci sono anche:

– i depositi per i tram elettrici di Atm,
– la stazione Centrale, che ha già visto una riqualificazione radicale tra ristoranti, spazi destinati alla cultura, ai servizi e al coworking nel corso del 2021.

Inoltre, anche il bilancio ambientale potrebbe avere un saldo positivo con i nuovi 20 parchi previsti dal PGT entro il 2030.

Un contesto sfidante per venditori e iBuyer

In questo master plan di riqualificazioni, sono molte le tipologie immobiliari che possono essere oggetto di revisione. Appartamenti, laboratori, showroom, uffici a cui dare una seconda vita. Immobili da reinterpretare per conferire loro un senso più moderno all’abitare, in contesti che diventano vivaci, decorosi e sicuri.

La sfida per l’iBuyer è duplice:
– contribuire alla qualità di vita delle città,
– conferire all’attività di impresa un senso etico, quel percorso finalizzato al bene e al miglioramento della società civile.

A partire dall’abitare.